Le vostre domande piú frequenti
Perché si cariano i denti?
I denti sono rivestiti e protetti da una "corazza" molto resistente che si chiama smalto. Quando mangiamo cibi che contengono zuccheri (i dolci ma anche pane, pasta, patatine ecc.) i microbi che sono in bocca e costituiscono la "placca batterica dentale" fermentano questo cibo producendo degli acidi; lo smalto può venire intaccato da questi acidi dando così inizio alla carie dentale.
Cosa si può fare per evitare la carie?
La cosa più importante è lavare molto bene i denti., almeno due volte al giorno, la tecnica giusta é quella che prevede solo movimenti verticali "dal rosa al bianco", cioè dalla gengiva al dente e non viceversa. La placca batterica deve essere eliminata da ogni superficie del dente, quindi bisogna spazzolare dentro, fuori, davanti e dietro. E' inoltre molto importante fare entrare le setole dello spazzolino bene in profondità dentro il solco gengivale come ilustrato in figura.
A cosa serve il fluoro?
Il fluoro rinforza lo smalto rendendolo più resistente all'attacco degli acidi. Nei bambini va assunto per bocca ingerendo delle piccole compresse dai 6 mesi ai 12-14 anni di età, negli adulti può essere assunto per via topica con dentifrici, collutori, o con applicazioni presso il dentista di gel al fluoro o mediante ionoforesi.
Quali sono le alternative all'amalgama?
Innanzitutto i materiali compositi,che hanno il vantaggio di avere lo stesso colore dei denti e di aderire chimicamente "appiccicandosi" al dente. Le industrie farmaceutiche del settore stanno investendo molto nella ricerca in questo campo, i materiali compositi di ultima generazione possiedono caratteristiche di resistenza e durata tali da far ritenere che in un tempo non lunghissimo essi sostituiranno anche nei settori posteriori della bocca le otturazioni in amalgama. Bisogna comunque dire, a onor del vero, che comportano un costo superiore per il paziente e il loro successo è dovuto soprattutto alla maggiore resa estetica non certo quindi per la presunta "tossicità" dell' amalgama.
Ho sentito dire che il materiale di cui sono fatte le otturazioni può essere nocivo?
Non c'è alcuna prova scientificamente valida della tossicità dei materiali che costituiscono le cosi dette "piombature". La questione è stata sollevata tempo fa dal dott. Daunderer che, in Germania, si è fatto promotore di una "crociata" contro l'amalgama di argento con numerose apparizioni televisive e sulla stampa che, non sempre con la dovuta scientificità e obbiettività, ha dato grande risalto all'argomento. Il problema sta nella tossicità del mercurio il quale costituisce insieme all'argento e altri metalli in percentuali minori l'amalgama di argento di cui sono fatte le otturazioni "scure".
Che cosa significa devitalizzazione?
Se la carie non viene curata in tempo e si spinge in profondità fino a interessare la polpa del dente i microbi possono infettare l'interno del dente.
In una prima fase si avrà una pulpite (cioè una infiammazione della polpa) con dolore molto intenso soprattutto di notte ed estrema sensibilità al caldo e al freddo. Nella fase successiva, da poche settimane a molti mesi dopo, può svilupparsi un ascesso con una raccolta di pus intorno alla radice del dente .
In che consiste?
La devitalizzazione consiste nel togliere la polpa infetta ,o i pochi frammenti che ne rimangono, pulendo in modo perfetto il canale o i canali del dente; l'operazione è effettuata con degli appositi piccoli strumentini a forma di ago che in combinazione a delle soluzioni disinfettanti a base di cloro e acqua ossigenata detergono e disinfettano in modo perfetto l'interno del dente; in seguito si procede alla sigillatura del canale, per evitare che si infetti di nuovo, con dei cementi speciali in combinazione con dei piccoli coni di un materiale chiamato guttaperca che viene fuso con il calore.
La devitalizzazione indebolisce il dente?
Purtroppo sì. Sarà necessario in un tempo ragionevolmente breve provvedere a ricoprire con una corona protesica (comunemente detta capsula) il dente che è stato devitalizzato, questo perché il dente privato della polpa tende a disidratarsi e diventare più fragile avendo molte probabilità di spaccarsi sotto il carico della masticazione.
Mentre mastico sento degli scrosci vicino all' orecchio e difficoltà ad aprire la bocca
Probabilmente ci troviamo di fronte ad una sindrome algico- disfunzionale dell'articolazione temporo- mandibolare. Se per qualsiasi motivo la mandibola viene spostata dalla sua posizione "naturale" (relazione centrica) le due articolazioni non lavorano più in parallelo, ma su un lato ci sarà maggiore tensione e sull'altro meno. Ciò comporta una contrazione asimmetrica dei muscoli masticatori con conseguente dolore e problemi nell'apertura della bocca.
Come è possibile curare questi problemi?
Prima di tutto bisogna decontrarre la muscolatura applicando un bite, cioè un apparecchio che impedisce ai denti di toccarsi fra di loro. E' necessario, in seguito, eliminare quei "contatti" che hanno causato il problema, se le correzioni da fare sono molto piccole possono essere fatte con un molaggio occlusale (togliendo cioè con la fresa minuscole interferenze nella chiusura), problemi più consistenti andranno risolti con apparecchi ortodontici, raddrizzando e spostando i denti "fuori posizione".
Che cosa é un impianto?
L'impianto e una radice artificiale che viene inserita nell'osso per sostituire quella naturale che è andata persa. I tipi di impianto più diffusi hanno una forma a vite e per questo si sente, a volte, parlare di "vite nell'osso" riferendosi agli impianti; in realtà esistono molte altre forme , a cilindro, a cono, a lama, ecc.
Come avviene l'intervento di inserimento dell'impianto?
Sotto anestesia locale viene incisa la gengiva e scoperto l'osso sottostante si procede quindi con una serie di passaggi con delle frese calibrate a creare un "foro" nell'osso che accoglierà l'impianto. L'intero intervento di solito non richiede più di 30 45 minuti (a seconda delle difficoltà incontrate) con un fastidio in genere non superiore a quello di una estrazione dentaria. Si inserisce infine l'impianto e si procede a suturare la ferita.
Quali vantaggi e quali svantaggi hanno gli impianti rispetto ai sistemi tradizionali?
I vantaggi consistono nell'evitare di coinvolgere nella preparazione denti "sani"; nel caso dei ponti, infatti, si sfruttano come pilastri i denti vicini a quelli mancanti ricoprendo anche questi con delle corone protesiche. Inoltre quando i denti rimasti sono in numero insufficiente, o mancano del tutto, gli impianti sono l'unica soluzione possibile se si desidera una protesi di tipo fisso. Gli svantaggi risiedono nei maggiori tempi necessari (di solito 4 mesi di attesa per la guarigione nella mandibola e 6 mesi nel mascellare superi-ore) e in un maggiore impegno per il paziente . Riguardo percentuali di successo dopo i primi 5-10 anni, esse si attestano ormai sul 90-95 % confermando l'implantologia osseo integrata come una tecnica sicura ed affidabile.
Le mie gengive sanguinano ed i miei denti iniziano a muoversi, sará forse piorrea?
La malattia parodontale o "piorrea" come viene comunemente chiamata si manifesta proprio con mobilità dentale e sanguinamento, una visita presso lo specialista sarà in grado di confermare la diagnosi. La causa è l'accumulo di placca batterica e tartaro in vicinanza della gengiva che la irrita provocando il sanguinamento e il suo scollamento" dal dente che inizia a muoversi. La malattia, se non curata opportunamente, tende ad aggravarsi sempre più fino a portare alla perdita dei denti.
Quali sono le cure possibili?
Oggigiorno fortunatamente molte. Il primo passo è sempre quello di allontanare la causa della irritazione delle gengive cioè la placca batterica e tartaro. Si comincia con "pulire" sopra la gengiva ma molto spesso è necessario (a seconda della gravità) spingersi più in profondità e togliere il tartaro anche "sotto" alla gengiva pulendo, con degli appositi strumenti, all'interno del solco gengivale; questa operazione che si chiama "levigatura radicolare" si può fare sia lasciando la gengiva al suo posto sia scollandola chirurgicamente per vedere e pulire meglio. Attualmente interessanti prospettive si stanno aprendo con le tecniche rigenerative che cercano di ricostruire quella osso che andato perso in seguito alla malattia con l' uso di membrane, innesti di osso (naturale o di sintesi), o applicazione di proteine ad effetto rigenerativo.
Sono cure dolorose?
Tutto viene fatto in anestesia locale, ovviamente. Il fastidio è paragonabile a quello di una banale estrazione dentale, interventi più complessi che richiedono più impegno danno dei fastidi molto contenuti nei giorni successivi che sono controllati in modo molto buono dai normali antinfiammatori.
Perché i denti nascono storti?
Le cause sono molte, ma possono essere divise in due grandi categorie: genetiche cioè ereditarie, con delle ossa mascellari piccole rispetto alle dimensioni dei denti che quindi nascono affollati, o con un mascellare superiore che cresce troppo rispetto all'inferiore oppure il contrario con quindi uno sporgere della mandibola e del mento ed acquisite dovute a cattive abitudini come succhiare il dito ad esempio, oppure a perdita di denti in seguito a carie con conseguenti spostamenti dei denti rimasti oppure problemi respiratori con conseguente mancato sviluppo del mascellare superiore.
A che età bisogna portare i bambini per far controllare come crescono i denti?
Nel nostro studio cerchiamo di conoscere i bambini da molto piccoli, 3 o 4 anni, se non hanno un cattivo rapporto con i medici, dovuto ad esperienze negative passate, sono di solito incuriositi e collaboranti è quindi possibile effettuare una prima rapida visita, molto giocosa e allegra raccontando una specie di fiaba sulle fate dei denti, sulle streghe che fanno cariare i denti ecc. Una visita approfondita può essere effettuata soltanto intorno ai 6-8 anni, a questa età si può avere una idea (anche se approssimativa) di come cresceranno la bocca e i denti e, se necessario, si eseguiranno radiografie e si prenderanno impronte per uno studio approfondito e dettagliato del caso.
Che cosa significa "incapsulare" un dente?
Quando un dente è molto rovinato dalla carie o da altre cause, traumi ad esempio, può rendersi necessario ricorrere ad una corona protesica, detta comunemente "capsula", che ricopra il dente come un guscio ricostruendo le parti mancanti e proteggendolo. Per poter accogliere la corona il dente deve essere un poco rimpiccolito, si riduce cioè la grandezza del dente limandolo con delle frese apposite. Successivamente si prende una impronta con dei materiali di precisione, dentro questa impronta verrà colato del gesso in modo da ottenere un calco della bocca su cui l'odontotecnico che realizza la corona potrà lavorare e ottenere il lavoro finito.